Quest’oggi su Kaizen, Aaron Schere ci parla dell’assicurazione delle navi e fa il punto della situazione sulla ricostruzione di Aremis otto mesi dopo l’attacco Vanduul.


INIZIO TRASMISSIONE

Benvenuti a Kaizen, la vostra guida attraverso il punto di salto verso la solvibilità finanziaria. Io sono il vostro presentatore, Aaron Schere. La prima metà del programma di oggi punta il suo occhio fiscale sulle assicurazioni. Con tutto quel che gira attorno all’UEE, soprattutto considerando la guerra in corso con i Vanduul, il volto dell’industria cambia in un modo che dovreste conoscere.

 
I risultati passati non sono da ritenersi indicativi per quelli futuri. Schere, Kaizen o Farnes Media Partners non garantiscono nessun risultato specifico o profitto. Prima di agire seguendo informazioni date da questo programma, vi preghiamo di prendere in seria considerazione di confrontarvi con il vostro consulente finanziario.
Cominciamo con il Sistema Stanton. La società assicurativa per navi ProtLife, una delle sussidiarie della MicroTech di Stanton, ha avviato un nuovo servizio che permette ai clienti che si sono visti rubare oppure distruggere la nave di accelerare il normale processo di sostituzione tramite il pagamento di una tassa nominale.

I primi rapporti indicano che i clienti stanno rispondendo bene al servizio, in particolare i proprietari di una singola nave e i trasportatori – entrambi categorie chiave la cui situazione economica potrebbe essere influenzata negativamente dai ritardi burocratici che accompagnano la maggior parte dei reclami. Secondo un insider, se la risposta positiva al programma continuerà, dovremmo aspettarci che entro la fine dell’anno il servizio diventi disponibile per tutti i clienti ProtLife.

Nel frattempo, un rappresentante della IACA, un’organizzazione a difesa dei consumatori, teme che la monetizzazione per il rimpiazzo rapido delle navi serva solo ad incentivare le compagnie assicurative a trascinarsi sui lavori normali, rallentando questi processi a passo di lumaca per spingere i clienti più fedeli a pagare un extra per avere la loro nave sostitutiva. Nonostante queste preoccupazioni, la voce sta circolando anche tra le altre compagnie che si occupano di assicurazioni, e si dice che anche certe aziende rivali stanno prendendo in considerazione dei servizi simili.

Parlando di assicurazioni, direi di passare alla nostra storia del giorno. Sono passati otto mesi dall’attacco Vanduul ai danni di Aremis, ma in certe zone del pianeta è ancora piuttosto comune trovare macerie ed edifici fatiscenti. La scorsa settimana, un articolo della giornalista dell’Aremis Post, Laura Quinn, ha portato l’attenzione su di un probabile colpevole per tutto questo. Si unisce ora a questa discussione proprio Laura che ci spiega ciò che ha scoperto, e come questo potrebbe stare rallentando il recupero economico ed emotivo di Aremis.
Benvenuta, Laura.

Laura Quinn: Vi ringrazio per l’invito.

Allora, hai passato gli ultimi due mesi ad investigare il problema e hai scoperto che il destino di molti proprietari è cambiato da quando il Senato ha dichiarato ufficialmente guerra contro i Vanduul. Spiega al nostro pubblico come questo può aver influenzato la ricostruzione.

Laura Quinn: Le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che le compagnie assicurative stavano negando le richieste degli assicurati invocando la “clausola di esclusione dalla guerra”, uno standard nella maggior parte delle polizze rivolte ai proprietari di immobili.

Praticamente, nel momento in cui il Senato UEE ha ufficialmente dichiarato guerra ai Vanduul, le compagnie assicurative si sono liberate di qualsiasi responsabilità nel pagare quei reclami, lasciando parecchi residenti di Aremis infuriati ed incerti, non sanno se riusciranno a tornare a vivere come un tempo senza gli aiuti che si aspettavano di ricevere.

Nella tua storia parli di un certo Garret Wong, un rappresentante della Insurance Trade Alliance, che ha difeso con vigore la loro posizione. Come ha giustificato la sua tesi?

Laura Quinn: Il sig. Wong ha dichiarato che la clausola di esclusione dalla guerra era una parte essenziale nell’assicurazione dei clienti ed è stato così per secoli. Senza di essa, le compagnie assicurative, nel ricostruire i mondi devastati dalla guerra, sarebbero andate in rosso. Il timore di rimanere incastrati con un peso simile ha portato queste aziende a negare il servizio a qualsiasi Sistema che potrebbe potenzialmente finire sotto attacco.

Quindi, se una normale polizza per un proprietario di immobili non riesce ad indennizzare quegli stessi proprietari in seguito ad un atto di guerra, cosa dovrebbero fare i consumatori che abitano nei Sistemi confinanti con i Vanduul?

Laura Quinn: Ebbene, il sig. Wong è stato veloce a sottolineare il fatto che gli attacchi Vanduul sono eventi assicurabili, solo non sono coperti dall’assicurazione base per i proprietari di immobili. Se lo fossero, ha sostenuto, vedremmo un aumento di premi delle polizze su tutto l’Impero.

Per fare un esempio, ha spiegato come un proprietario di Angeli possa avere bisogno di un’assicurazione per terremoto in aggiunta all’assicurazione base per avere una copertura completa. I terremoti sono un rischio naturale specifico su Angeli, e le compagnie assicurative non chiedono agli assicurati di Green di pagare per sostenere quei costi. La stessa linea di pensiero si applica a chiunque abiti in un Sistema confinante con i territori Vanduul. Esistono delle minacce in quelle locazioni considerate specifiche e per questo devono essere assicurate a parte.

Infatti, il sig. Wong raccomanda a tutti gli assicurati che vivono in un Sistema vicino al fronte Vanduul di contattare il loro agente assicuratore locale per discutere delle opzioni che possano fornire una copertura adeguata.

Il Senato in qualche modo è responsabile per questo fatto. Dopotutto, è stata la loro dichiarazione di guerra a far tirare indietro le compagnie assicurative. Cosa sta facendo per risolvere il problema?

Laura Quinn: Ho parlato con Edward Aemile, da poco eletto Senatore, che si trova in una posizione politica abbastanza difficile per questo. Se ricordate, Aremis venne riconosciuto come pianeta rappresentante del Senato soltanto un mese dopo l’attacco. E fu proprio l’attuale Senatore Aemile che, durante la cerimonia di riconoscimento, chiese una votazione per dichiarare guerra ai Vanduul. È stato un discorso commovente, ma con gravi conseguenze non del tutto comprese proprio per Aremis.

Ora, il Senatore Aemile si è incontrato con altri Senatori per stilare un disegno di legge che dovrebbe mettere a disposizione più fondi in caso di disastri per Aremis – un compito arduo per un Senatore al suo primo mandato, rappresentante di un pianeta che ancora non ha avuto modo di stabilire il proprio valore politico.

Laura, ti ringraziamo per la disamina. È sicuramente un problema che gli investitori dovrebbero tenere d’occhio da ora in poi, soprattutto tenendo in considerazione come tutto questo potrebbe influenzare la ricostruzione di Aremis così come potrebbe potenzialmente cambiare il modo in cui le loro stesse richieste vengono gestite mentre continua la guerra contro i Vanduul – soprattutto se il conflitto dovesse espandersi verso gli altri Sistemi.

Quando Kaizen tornerà, faremo un’analisi dettagliata del mercato e poi parleremo con Jerome Jesop riguardo la tendenza al rialzo del settore manufatturiero su Cestulus. Riuscirà a mantenere questa situazione oppure è solo una bolla pronta ad esplodere? Questo, e molto altro, dopo la pausa.

FINE TRASMISSIONE

 
 
Traduzione a cura di Alex Miura.
Articolo originale disponiblie presso le Roberts Space Industries.