Questa Guida Galattica è stata originariamente pubblicata nel Jump Point 5.3.

Frontiera Solitaria

Una guerra civile in corso, secoli di lotte, ed il fatto che è l’unico Sistema ad aver rinunciato al riconoscimento di un posto presso il Senato UEE sono tutte ragioni sufficienti a fare in modo che i viaggiatori ci pensino due volte prima di voler visitare Charon. Situato presso il confine, Charon sarà anche connesso con altri quattro Sistemi, ma mantiene un profondo senso di isolamento dal resto dell’Impero. Questa mentalità, alimentata dalle deplorevoli azioni dell’UEE nel Sistema durante l’era Messer, ha dato vita ad un impetuoso e selvaggio spirito indipendente che al giorno d’oggi definisce Charon stesso, uno spirito che avrebbe potuto rendere il Sistema tutto tranne che governabile.

Sono molti i racconti che vorrebbero la scoperta di questo Sistema, composto da cinque pianeti che ruotano attorno ad una stella della sequenza principale tipo-K, una pura casualità. Era il 2538 quando Max Keaton, un pilota mercantile principiante alle prese con il suo primo lavoro su Helios, venne investito da intensi venti solari che disattivarono tutti i sensori della sua nave. Temendo di accumulare il ritardo, Keaton proseguì nervosamente, e quando i sensori si riavviarono si rese conto di trovarsi nella posizione sbagliata e fuori rotta. Determinato a non commettere ulteriori errori, Keaton eseguì un veloce test di tutti i sistemi. Fu in quel momento che notò una scansione anomala. In una sorprendente dimostrazione di autocontrollo, Keaton salvò le coordinate, completò la consegna e tornò sul posto alla prima occasione. Ciò che alla fine scoprì era il punto di salto che portava al Sistema Charon.

La UPE reclamò il Sistema e schierò un team dell’Agenzia di Cartografia Governativa (l’ICC al tempo) che si occupasse delle scansioni. La terraformazione di Charon III iniziò immediatamente ma, anche se completata, a causa della lontananza del Sistema non riuscì mai a svilupparsi per divenire un centro nevralgico per il traffico ed il commercio. Coloro che alla fine cercarono di insediarsi nel Sistema erano persone interessate ad una vita semplice, che vedevano l’isolamento di Charon come un beneficio. I Messer, tuttavia, avevano in mente ben altro utilizzo per il Sistema.

Nel corso di diverse generazioni i Messer, grazie anche alle loro politiche, crearono un vasto numero di nemici, dissidenti, attivisti e rivoluzionari. Capirono che mischiare questi prigionieri politici con i soliti vecchi sistemi penali portava semplicemente ad una radicalizzazione dei criminali, e dava ai dissidenti accesso alla formazione criminale. Perciò, i Messer decisero di erigere un’enorme rete di prigioni su tutto Charon III, soprattutto nello stato di Dellin, ed assunse fedeli dipendenti governativi per gestirla. Tra i residenti iniziarono a circolare storie orribili sulle prigioni, ma impararono presto a non pubblicizzare pubblicamente la questione. Gli ufficiali locali che investigavano sul fatto erano messi a tacere o venivano improvvisamente accusati di crimini che li faceva finire direttamente in quelle stesse prigioni.

Quando i Messer vennero rovesciati nel 2792, le persone di tutto il pianeta festeggiarono e la popolazione locale si fece strada nelle prigioni. Ciò che videro e documentarono sconvolse tutti e divenne parte integrante del rapporto del 2806 a cura della Commissione per la Verità e la Riconciliazione, che espose gli orrori del regime Messer. Gli ufficiali locali, durante le indagini, scoprirono inoltre che i loro Senatori non solo erano a conoscenza delle atrocità, ma ne avevano anche approfittato. Il regime Messer dirottava risorse aggiuntive verso Dellin, dov’era situata la maggior parte delle prigioni, ed aveva persino influenzato le elezioni per favorire come Senatori i candidati corrotti.

Il Senatore Constance Winterfield venne incriminato con l’accusa di corruzione e pertanto rimosso dalla sua posizione. Il Consiglio dei Governatori avrebbe dovuto trovare un sostituto, ma le violente lotte interne e le strategie politiche bloccarono ogni tipo di decisione. Il posto di Charon III presso il Senato rimase vacante per anni, fino a che non si concluse il mandato di Constance Winterfield. A quel punto, molti residenti erano giunti alla conclusione che Charon III se l’era cavata meglio di non quando aveva un Senatore e l’UEE imponeva il proprio volere. Nel 2795, Charon III votò per rinunciare al suo riconoscimento presso il Senato, rendendolo l’unico pianeta ad averlo mai fatto.

Senza un rappresentante sulla Vecchia Terra, i crediti governativi dedicati al Sistema rallentarono fino a divenire quasi nulli, poiché i politici dell’UEE erano intenzionati a far capire che la rinuncia di un posto al Senato avrebbe avuto delle conseguenze. Mentre i fondi governativi evaporarono a spese delle economie locali, soprattutto di Dellin, il feroce spirito indipendente che aveva ispirato le persone a schierarsi contro l’UEE ora li aveva messi l’uno contro l’altro. I conflitti tra le fazioni politiche sono diventati sempre più duri, e governare il pianeta è diventato praticamente impossibile. Qualsiasi tentativo di riformare un Consiglio dei Governatori e di ripresentare una richiesta per il riconoscimento è finora fallito.

Ad oggi, il profilo del Sistema è principalmente definito dal sangue e dalla devastante guerra civile che infuria su Charon III tra gli stati di Dellin ed il limitrofo Acheron. Il regolare traffico commerciale nel Sistema è al minimo e coloro che entrano nell’atmosfera di Charon III potrebbero finire vittima del fuoco incrociato. A causa di questa sfortunata situazione e l’assenza di altri luoghi abitabili nel Sistema, Guida Galattica avvisa i viaggiatori di evitare il Sistema Charon a meno che non sia strettamente necessario.

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Charon I

Questo piccolo pianeta roccioso è in avvicinamento costante alla sua stella. Le analisi della superficie hanno portato gli scienziati a credere che un impatto massivo deve averlo urtato fuori dalla sua orbita originale spingendolo verso la sua destinazione finale. L’enorme scia che forma dietro di sé mentre si avvicina sempre più al suo sole gli dona l’aspetto di una cometa incredibilmente grande.

Charon II

Charon II è un pianeta smog composto da un denso strato di anidride carbonica che intrappola il calore all’interno della sua atmosfera. L’effetto serra rende la superficie del pianeta tanto calda da renderlo invivibile. Le difficoltà riscontrate nel terraformare un mondo tanto ostile, sommate al clima politico non proprio adatto che si respira nel Sistema, hanno reso qualsiasi tentativo di iniziare il complicato processo praticamente impossibile.

Charon III

La UPE reclamò questo Sistema proprio per Charon III. Il pianeta venne terraformato velocemente, ma erano pochi i coloni disposti a stabilirsi in un angolo tanto remoto dell’Impero. Non erano presenti depositi di minerali particolarmente rari per attirare gli estrattori, e nonostante il settore immobiliare fosse poco costoso furono costruite appena una manciata di fabbriche, poiché per la maggior parte delle società i costi aggiuntivi delle spedizioni erano superiori al guadagno locale. Le famiglie attratte dall’isolamento continuarono a riversarsi nel Sistema per decenni, anche se spesso, per riuscire a coltivare del cibo, dovevano fare affidamento sui prodotti per l’arricchimento del suolo, come il moly-nitronese.

La situazione cambiò durante il regno di Livia Messer III, nel 2635. Propose una ristrutturazione del sistema legale dell’UEE che portò alla costruzione di un enorme penitenziario di massima sicurezza nel vasto deserto di Dellin. Il progetto diede il via all’economica e portò nuove persone e tanti crediti. Quando suo fratello Corsen Messer V salì al potere, fece erigere molte altre strutture simili. Nel 2670 il pianeta ricevette il riconoscimento presso il Senato tramite un decreto di Corsen. Molti storici dei giorni nostri ritengono che la mossa fosse un quid pro quo tra Corsen Messer e Gwen Czukay, rappresentante del Consiglio dei Governatori di Dellin e poco tempo dopo prima Senatrice del pianeta. Nel momento in cui la Senatrice Czukay fece giuramento, decise personalmente che il pianeta avrebbe dovuto essere riconosciuto con il nome di Haros.

Quando il pianeta votò per la rinuncia del proprio riconoscimento presso il Senato nel 2795, il nome Haros venne immediatamente cancellato, poiché molti dei locali continuavano ad associarlo all’era Messer. Per qualche anno, il pianeta dovette affrontare qualche disordine politico ma visse in pace. Poi, nel 2811 una terribile siccità destabilizzò Dellin e scoppiarono violente insurrezioni. Lo stato limitrofo Acheron, anch’esso alle prese con la siccità, non riusciva a fornire più di tanto supporto e venne travolto da rifugiati provenienti da Dellin. La prima guerra civile tra i due stati scoppiò nel 2813 e durò fino al 2819. Questa guerra non è mai finita ufficialmente, in quanto gli avversari acconsentirono semplicemente a quello che risultò essere un cessate il fuoco prolungato.

Nonostante da allora le tensioni si sono un po’ riaccese, non tutte le speranze sono perdute. In tempi recenti, nel 2934, un terremoto ha distrutto Acheron, e gran parte del pianeta si è riunita per aiutare la popolazione devastata. Durante la ricostruzione, nella capitale di Acheron è stata eretta la Phiyl Tower. Considerata un capolavoro dell’architettura Supermodernista, avrebbe dovuto simboleggiare un’era nuova e piena di speranza per Charon III. Sfortunatamente, la pace non durò a lungo, in quanto i residenti di Dellin specularono sul motivo per il quale Acheron avrebbe avuto bisogno del loro aiuto pur disponendo dei fondi per costruire una torre del genere.

Nel 2944 scoppiò la guerra più recente tra gli stati di Acheron e Dellin, in seguito alle elezioni che videro Tarquin Klast divenire governatore di Dellin. Acheron aveva sostenuto il suo rivale politico e sosteneva che Klast avrebbe usato tattiche intimidatorie per far oscillare i voti a suo favore. Quando Klast istituì cambiamenti radicali al governo e rimosse i controlli ed i bilanci che limitavano il suo potere, Acheron intervenne per fermare colui che consideravano come un tiranno emergente. Dopo diverse schermaglie, lo UEE ha organizzato alcuni colloqui tra i due stati, ma raggiungere un accordo è stato impossibile.

Ad oggi la guerra civile infuria ancora. Le navi della Marina UEE osservano dall’alto dell’atmosfera solo per assicurarsi che non vengano violate le Leggi de Facto. Mentre gli esperti discutono su quanto dovrebbe farsi coinvolgere di preciso l’UEE, la maggior parte della popolazione dell’Impero sembra essere indecisa.

Charon IV

Subito dopo la scoperta del Sistema, prima di tutto Max Keaton vide e rimase affascinato dal gigante ghiacciato Charon IV. Il bellissimo mondo morto, di colore blu, è quello che ha ispirato Keaton a chiamare il Sistema Charon (Caronte), un riferimento sia al personaggio mitologico che a suo nonno, amato professore nell’Università di Rhetor.

Charon V

Ogni decennio circa una nuova azienda dedita all’estrazione mineraria prova a scannerizzare questo distante pianeta nano nella speranza di trovare qualcosa di prezioso. Finora non è stato trovato nulla degno di nota.

 

AVVISI DI VIAGGIO

A causa della guerra civile, l’esercito di Acheron ha designato tutte le navi da rifornimento in rotta verso Dellin, comprese quelle operate da trasportatori freelance, come combattenti nemici. Raccomandiamo che nessuna nave entri nell’atmosfera di Charon III a meno che non sia assolutamente necessario.

VOCI NEL VENTO

 “È con un peso nel cuore che oggi sono qui per rinunciare al riconoscimento presso il Senato UEE di Haros. Da ora in avanti, il pianeta rinuncerà al seggio del Senato, assieme a tutte le responsabilità ed i benefici ad esso associato. Sebbene io sia fortemente in disaccordo con questa decisione, tale è il volere della popolazione e pertanto io lo rispetterò. Temo però, che non tutti gli abitanti di Haros saranno tanto arrendevoli in questa sconfitta.”

– Bernard Ma, rappresentante del Consiglio dei Governatori di Dellin, parte del discorso davanti al Senato, 2795

“Tumulti e problemi, datecene il doppio Perché è questa lotta infinita che ci rende chi siamo.”

– Gasper Khan, testo di Halcyon Home, 2912

 

Articolo originale disponibile presso Roberts Space Industries.