Intro

“Calling All Devs” è la serie di video in cui Jared Huckaby, in arte Disco Lando, chiama su Skype gli sviluppatori CIG per porre loro le domande formulate e votate dalla comunità.
La puntata di questa settimana costituisce la seconda ed ultima parte di un’edizione speciale che vede come ospite il Direttore del Design di gioco, Todd Papy.

 

A che punto è la Hull C? Ci sono novità?

Artisticamente parlando, la nave è completa. Tuttavia permangono una serie di problematiche, sia tecniche che legate al PU, che ne impediscono la pubblicazione.

La prima è il fatto che ancora non è stato creato il codice necessario per permettere al vascello di estendersi. La stessa griglia fisica dovrà essere in grado di cambiare dimensioni, ma queste funzionalità verranno sviluppate in futuro, dato che al momento le priorità sono altre.
Allo stesso modo, bisognerà realizzare anche il sistema di attracco dei vascelli: una Hull C carica non sarà in grado di atterrare sulle piattaforme di atterraggio, per via del suo design.
In aggiunta, i box SCU attualmente presenti in gioco sono troppo piccoli per poter essere alloggiati sul velivolo.
Infine, inserire adesso una nave così grossa e con una capienza di trasporto come questa avrebbe poco senso a livello economico. Le zone di atterraggio ed i punti di compravendita sono troppo pochi, inoltre non ci sarebbe un reale rischio nel percorrere le vie commerciali attualmente esistenti. Per cui prima di poter inserire la Hull C, bisognerà ampliare anche l’universo di gioco.

 

Dal momento che la distanza tra Hurston e Crusader è di circa 32 milioni di chilometri, e dato che tutti i serbatoi del carburante quantistico attualmente esistenti sono troppo piccoli per permettere alle navi di compiere il viaggio con un salto solo, quante stazioni di sosta ci saranno lungo il tragitto?

È stata realizzata una mappa di prova per cercare di capire dove sarà meglio posizionare Hurston, soprattutto in relazione a Crusader. Nella forma attuale, il percorso che divide i due pianeti è popolato da otto stazioni di sosta, che forniranno i punti di navigazione necessari per passare da una zona all’altra del sistema.
A seconda del tipo di nave che i giocatori avranno, bisognerà rifornirsi di carburante quantistico una o più volte lungo il percorso. Tuttavia, non è detto che questa sarà la configurazione finale della mappa al momento del rilascio della 3.3. Il numero delle stazioni di sosta potrebbe diminuire o crescere; inoltre, con gli aggiornamenti 3.4, 3.5 e 3.6 le cose potrebbero ulteriormente cambiare, soprattutto per quanto riguarda la frequenza con cui bisognerà fare rifornimento.
Nessuna delle navi previste per la 3.3, ad eccezione forse della Hammerhead, sarà in grado di saltare direttamente da Crusader ad Hurston senza doversi rifornire almeno una volta.

 

Con l’uscita di scena di John Pritchett dalla CIG, quanto ci vorrà perché il nuovo arrivato metta a punto delle correzioni per l’ESP? Sarà una delle sue priorità di sviluppo?

L’aggiornamento 3.2.1 attualmente in PTU contiene una serie di correzioni e modifiche mirate appositamente a risolvere i problemi dell’ESP. Ma i lavori incentrati su questa funzionalità continueranno anche durante lo sviluppo della 3.3

 

La funzionalità di filtrazione riportata sulla brochure della Prospector verrà implementata in una patch futura, oppure quando verrà rilasciato il prossimo tier del gameplay di estrazione mineraria?

La Prospector possiede effettivamente una funzione che le dovrebbe permettere di filtrare i materiali estratti, così da espellere i detriti e risparmiare prezioso spazio cargo.
Tuttavia i lavori attualmente in corso riguardano principalmente il bilanciamento economico di questo gameplay, il miglioramento dell’attività estrattiva di terra e l’implementazione degli asteroidi escavabili.
Una volta terminati questi compiti, il team potrebbe passare ad occuparsi di altre professioni, oppure potrebbe iniziare a lavorare alle funzionalità future del mining, come per l’appunto la raffinazione o la filtrazione.
Ma sono decisioni che verranno prese più avanti.
Allo stato attuale, non sembra che l’estrazione di asteroidi richiederà tanto lavoro di ricerca e sviluppo, per cui dovrebbe essere possibile completarla rapidamente, ma mai dire mai.

 

Tu come stai?

Bene. Sono entusiasta dei miglioramenti e dei progressi fatti negli ultimi mesi, soprattutto con il nuovo sistema di sviluppo e quello degli aggiornamenti trimestrali.

 

Articolo originale disponibile presso le Roberts Space Industries.